mercoledì 8 settembre 2010

La vignetta che avrei voluto scrivere io (2).

Di Altan, due uomini su due poltroncine, il primo intervista il secondo con un microfono e gli chiede: "Lei pensa prima di parlare?"; e l'altro: "Mai, sennò perdo il filo".

Altan di nome completo è Francesco Tullio Altan, ed è il figliolo di Carlo Tullio Altan, che fu antropologo allievo di Ernesto De Martino, che ha insegnato nelle Facoltà di Sociologia ( di Trento, di Firenze) e che è stato il maestro di tutti gli antropologi italiani nostri maestri.

Carlo insegnava l'antropologia come una scienza che studiava l'uomo e le sue "reti" sforzandosi di iniettare l'idea che fosse necessaria una religione civile nel nostro Paese.

L'iniezione" è sempre stata rivolta agli studenti, ma anche ai politici, a chi leggeva i suoi scritti, a chi ascoltava i suoi interventi.

Non so quanti sociologi (e politici!) Carlo Tullio Altan abbia istruito e formato in questo senso; so per certo che il sociologo migliore che abbiamo in Italia, il più bravo, il più acuto, è lui, Francesco Tullio Altan.

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