"Grazie all'igiene dei veneti solo 116 positivi. I
cinesi? Li abbiamo visti tutti mangiare i topi vivi". (Luca Zaia,
Presidente della Regione Veneto).
Chissà perché mi è venuta in mente la mia mamma, scomparsa da tempo, insegnante in una regione sottosviluppata, arretrata e pure meridionale, che negli anni Sessanta, me bambina, ricordo si rammaricava assai di non poter più mettere dietro la lavagna - come avevano fatto le sue maestre – gli scolari che dicevano cattiverie nei confronti dei compagni “diversi”. Per non parlare delle bacchettate sulle mani o delle orecchie d ‘asino...
Ma la perfidia ignorante non era ammessa, mai!
Una sessantina di anni dopo, invece, il Presidente di una regione dai ricchi parametri economici può esprimersi così, con la baldanzosa sicumera e l’incerto italiano di uno scolaro ignorante e presuntuoso mai uscito “fora dal canal”.
Invece, nessuno dei cinesi che ho conosciuto lo scorso anno in quella parte di Cina che ora ha il virus sarebbe mai venuto in Italia, il differenziale del livello di vita a loro vantaggio è troppo alto, e con buoni motivi… Unisco foto (mie) dell'arretratezza cinese che ho visto io.