sabato 29 febbraio 2020

L'ignoranza non ha età, e nemmeno latitudine


"Grazie all'igiene dei veneti solo 116 positivi. I cinesi? Li abbiamo visti tutti mangiare i topi vivi". (Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto).

Chissà perché mi è venuta in mente la mia mamma, scomparsa da tempo, insegnante in una regione sottosviluppata, arretrata e pure meridionale, che negli anni Sessanta, me bambina, ricordo si rammaricava assai di non poter più mettere dietro la lavagna - come avevano fatto le sue maestre – gli scolari che dicevano cattiverie nei confronti dei compagni “diversi”. Per non parlare delle bacchettate sulle mani o delle orecchie d ‘asino...
Ma la perfidia ignorante non era ammessa, mai!

Una sessantina di anni dopo, invece, il Presidente di una regione dai ricchi parametri economici può esprimersi così, con la baldanzosa sicumera e l’incerto italiano di uno scolaro ignorante e presuntuoso mai uscito “fora dal canal”.

Invece, nessuno dei cinesi che ho conosciuto lo scorso anno in quella parte di Cina che ora ha il virus sarebbe mai venuto in Italia, il differenziale del livello di vita a loro vantaggio è troppo alto, e con buoni motivi… Unisco foto (mie) dell'arretratezza cinese che ho visto io.


lunedì 27 gennaio 2020

La notte rossa




",,,nel bel Paese “dove il sì suona”, e pure il “vaffa” , in cui rinnovare le  amministrazioni locali è un ordalia, un giudizio di dio, un diluvio universale senza l’arca, ci siamo ritrovati nuovamente in una notte rossa, in cui i resti del suonatore di citofoni risalgono “in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza”; una notte in cui nessuno ci ha “legati” , e anzi pure noi -che ora ne gioiamo- abbiamo portato la nostra briciola di civiltà e di apertura a un presente diverso, in cui le piazze non sono monopolio di nessuno, e sono piene di pesci vivacissimi pure senza mare.

domenica 29 dicembre 2019

Pinocchio, il regalo di queste Feste


Il "regalo imperdibile" di queste lunghissime feste?

Vedere il "Pinocchio " di Garrone, il regista più visionario e coraggioso di questi tempi.


Il quale, infatti, ci mostra la miseria fisica e morale dell’Italia ottocentesca, le crudeli punizioni corporali dei maestri, la logica ingiusta della Giustizia amministrata, il lavoro infantile, e persino la morale che nella vita occorre studiare, e duramente.


E poi, possiamo anche ritrovare qui la sottile e struggente nostalgia di una lumaca gigante e irrazionale, che apre la porta di notte a un bimbo che dice “sono io!”, del tonno che può portarti finalmente in salvo sulla spiaggia, di un Lucignolo che ci trascina sulla cattiva strada, ma è il migliore amico, il più affettuoso che mai abbiamo avuto.