Oggi è il 21 gennaio 2014 e oggi mio padre compirebbe 100 anni.
Ricordare i 100 (e i 200, e i 500...) anni di chi non li può più compiere è un rito.
Ed è giusto, i riti sono importanti, direbbe il "Piccolo Principe:" ..è' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni:
se tu vieni tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad
essere felice; col passare dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando
saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò
il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò
mai a che ora prepararmi il cuore...Ci vogliono i riti".
Si ricordano così i centenari di gente famosa, importante, e io voglio ricordare qui che mio padre avrebbe oggi 100 anni.
Mio padre è stato - e continua ancora ad essere - molto importante per me, che tanto gli somiglio: nella radice sottile del naso, negli occhi castani, nella testa e la schiena sempre dritte - soprattutto metaforiche - nella conservazione della dignità anche a prezzo alto, nel disadattamento in molte cose della vita, nell'ironia e nel cinismo, nell'amore per la fotografia e per le cose sempre molto belle, e in molto altro che ancora scopro giorno dopo giorno, avvicinandomi sempre di più alla sua età tardiva.
Poichè è molto probabile che nei suoi centenari successivi neanche io ci sarò più a parlarne, ricordo qui, ora, il mio caro, caro papà.
martedì 21 gennaio 2014
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