Parte da Madrid il prossimo 1 febbraio il “treno della libertà”, ma lo
stesso treno partirà anche da Londra, Bruxelles, Dublino, Parigi, Roma e
moltissime altre città europee e italiane: In Italia, oltre Roma: Milano,
Firenze, Genova, Reggio Calabria, Catania, Bologna, Cagliari … e numerose altre
si stanno unendo in queste ore.
Come
già avvenne il 13 febbraio 2011 a sostegno della manifestazione italiana di
“Senonoraquando”, le donne europee si mobilitano per solidarietà con le donne
di altri Paesi, in questo caso per sostenere le donne spagnole contro la proposta di legge
del Ministro della Giustizia Gallardòn presentata lo scorso dicembre, che non
solo elimina la legge Zapatero del 2010 (che – affermano le donne spagnole- aveva ridotto fortemente il numero di aborti) ma
consente l'interruzione della gravidanza solo in caso di violenza sessuale o di
grave rischio per la salute fisica della donna, rischio che deve essere
certificato da ben due medici. Ma non è
solo la Spagna che fa indietreggiare i diritti di cittadinanza delle donne: il
Parlamento europeo ha respinto una mozione in difesa dei diritti sessuali e
In Italia la
legge sull’aborto è, di fatto, del tutto inapplicata anzitutto nella
prevenzione (che eviterebbe davvero l’aborto) e poi nella realizzazione, a
causa dell’altissimo numero di “medici obiettori”.
In Italia l’iniziativa delle donne che sono stanche di essere oggetto di scambio politico
e sono, al tempo stesso, desiderose di mantenere la propria, inviolabile,
libertà di decidere di sé e del proprio corpo, nasce a Firenze . “Perché io
decido a partire dall'autonomia morale, che è la base della dignità personale …
Come essere umano autonomo mi rifiuto di essere sottomessa a trattamenti
degradanti, ingerenze arbitrarie e tutele coercitive nella mia decisione di
essere o meno madre … “ queste, le prime parole del documento IO DECIDO. che le donne spagnole, partite da
varie città e dirette verso la stazione Atocha di Madrid, porteranno e
consegneranno poi al Parlamento. In coincidenza, le donne hanno organizzato
nelle città europee coinvolte presidii e manifestazioni davanti ad ambasciate e
consolati, anche con musica, con colori
e con tutta la creatività che solo le donne sanno sviluppare anche nei momenti
di emergenza.
Spero che la neonata Rete europea di donne, WOMENAREUROPE, cresca forte e robusta, perché c’è
bisogno di azioni e di solidarietà globali in un mondo globalizzato; il 1
febbraio saremo in strada, “per un’altra Europa, laica e dei diritti”, come sostiene l’appello
alla mobilitazione.
ROMA:
piazza di Spagna, ore 15.00, Ambasciata spagnola
MILANO: via Fatebenefratelli 26, ore 14.00, Consolato spagnolo
FIRENZE: via de’ Servi 13, ore 15.00, Consolato spagnolo
PARIS: Place Joffre (École
Militaire) à l’Ambassade d’Espagne, ore 14:00
LONDRA: in treno da Charing Cross a Waterloo
Est e incontro ore 13:00 ad Hungford Bridge
DUBLINO: ore 14.00 Ambasciata spagnola
WOMENAREUROPE
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